De Siervo: “Serie A a 18 squadre farebbe perdere il 20% degli eventi”

Le parole dell'amministratore delegato della Lega Serie A sulla proposta di riduzione delle squadre nel campionato italiano.

L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha commentato la proposta di ridurre il numero delle squadre partecipanti al massimo campionato italiano. Le sue dichiarazioni sono arrivate a margine dell’assemblea di Lega, tenutasi allo stadio Olimpico di Roma. Secondo De Siervo, l’ipotesi di una Serie A a 18 squadre comporterebbe una significativa perdita di eventi sportivi e una minore rappresentatività territoriale.

Serie A a 18 squadre: la posizione della Lega 

De Siervo ha spiegato: “Tramontata l’idea della Serie A a 18 squadre? Per le tre grandi leghe, quella inglese, spagnola e italiana, l’idea di restare a 20 squadre in questo momento ci convince. Perché nel momento in cui si calasse a 18, si perderebbe circa il 20% di eventi sportivi, oltre a una forma di rappresentatività anche legata a grandi città e grandi territori, andando più rapidamente nella logica della compressione dei valori e degli interessi dei campionati nazionali rispetto a queste grandi competizioni europee”. Le parole dell’amministratore delegato sottolineano la volontà di mantenere il format attuale, condivisa anche dalle altre principali leghe europee.

Impatto sulla rappresentatività e sugli interessi nazionali 

De Siervo ha evidenziato come la riduzione delle squadre avrebbe conseguenze non solo sul numero di partite, ma anche sulla rappresentanza di città e territori all’interno del campionato. Secondo il dirigente, una Serie A con meno squadre porterebbe a una “compressione dei valori e degli interessi dei campionati nazionali”. Questo aspetto, secondo De Siervo, rischierebbe di favorire le grandi competizioni europee a discapito dei tornei nazionali.

Risultati europei e aspettative dei tifosi 

De Siervo ha ricordato i recenti successi delle squadre italiane nelle competizioni europee: “Abbiamo avuto il merito e la fortuna negli ultimi anni di consentire a squadre italiane di arrivare in fondo alle competizioni europee e non è detto che questo succeda sempre. Pensate se tutta l’aspettativa dei nostri tifosi fosse riposta solo sulle coppe europee dove per anni come sapete non abbiamo ottenuto i risultati meritati e sperati”. L’amministratore delegato ha così sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione anche sul campionato nazionale.

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