Dopo aver regalato all’Italia il secondo titolo mondiale consecutivo con il punto decisivo contro la Bulgaria nella finale di Manila, Simone Anzani ha annunciato il suo ritiro dalla Nazionale di pallavolo maschile.
Il centrale comasco, 33 anni, ha scelto di lasciare nel momento più alto, commuovendo tifosi e compagni: «Lo devo alla mia famiglia e soprattutto alle mie bimbe, che tante volte sono rimaste senza il loro papà».
In dieci anni con la maglia dell’Italia, Anzani ha collezionato 211 presenze e una bacheca impressionante: due Mondiali (2022 e 2025), un oro europeo (2021), un bronzo continentale (2015), oltre a un argento in Coppa del Mondo e uno in Nations League.
Il suo addio non significa un passo indietro dalla pallavolo: continuerà a giocare a Modena, ma non vestirà più l’azzurro.
Anzani era già entrato nel cuore dei tifosi per la sua storia di resilienza: due anni fa i problemi cardiaci lo avevano costretto a un lungo stop, rischiando di chiudere anzitempo la sua carriera. Tornato in campo, ha trasformato quel dolore in forza, fino al trionfo mondiale che resterà per sempre la sua eredità azzurra.
«Ho vissuto gioie immense e qualche dolore – ha detto – ma oggi è giusto fermarsi. Lascio con il cuore pieno di gratitudine».
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