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Un approfondimento sul ruolo di Napoli nella Liberazione d’Italia, con particolare attenzione alle Quattro Giornate e alle iniziative commemorative in occasione dell’80° anniversario.
Napoli si appresta a celebrare l’80° anniversario delle Quattro Giornate, l’insurrezione popolare che, tra il 27 e il 30 settembre 1943, liberò la città dall’occupazione nazifascista. Il sindaco Gaetano Manfredi ha istituito un comitato di esperti, coordinato dal professor Guido D’Agostino, per organizzare un programma di eventi commemorativi e culturali che coinvolgono istituzioni, scuole e associazioni locali.
Le celebrazioni inizieranno il 27 settembre con la deposizione di una corona di alloro in Piazza della Repubblica, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il Presidente parteciperà al convegno “Le Quattro Giornate di Napoli 80 anni dopo” presso la Basilica di San Giovanni Maggiore, organizzato dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.
Il programma prevede circa 50 iniziative che si svolgeranno dal 22 settembre fino alla fine dell’anno. Tra queste, il 10 ottobre nel cortile di Castel Nuovo si terrà un concerto degli allievi dei licei musicali “Margherita di Savoia”, “Melissa Bassi” e “Palizzi”. Inoltre, la rassegna letteraria “Resistenza/Resistenze” includerà la presentazione del volume “La guerra non torna di notte” di Vincenza Alfano presso la Chiesa di San Severo al Pendino, in data da definirsi.
Un’ampia sezione del programma è dedicata alle scuole, con attività progettate per coinvolgere studenti di ogni età in una riflessione condivisa sul significato storico delle Quattro Giornate. L’obiettivo è trasmettere alle nuove generazioni l’importanza di questo evento nella storia della città e del Paese.
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