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									Pol Espargaró analizza il dominio Ducati in MotoGP: la moto italiana, desiderata da tutti i piloti, ha finito per abbassare gli stipendi del paddock. 								
				È festa grande in casa Ducati sul circuito di Motegi. Pecco Bagnaia domina la gara del GP del Giappone, conquistando una vittoria netta e regalando alla casa di Borgo Panigale una doppietta storica, con Marc Marquez al secondo posto, sufficiente per laurearsi campione del mondo 2025. Per il fenomenale #93 si tratta del settimo titolo in MotoGP, consolidando ulteriormente la sua leggenda.
Sul podio sale anche Joan Mir, autore di una gara solida che riporta la Honda tra i top-3 proprio sulla pista di casa, chiudendo simbolicamente un capitolo importante nella carriera di Marquez.
La gara si è rivelata spettacolare e al cardiopalma soprattutto nelle ultime tornate. La moto di Bagnaia ha iniziato a emettere fumo azzurro dallo scarico, segno di un probabile consumo d’olio, creando momenti di preoccupazione per il pilota piemontese. Nonostante il rischio tecnico, Pecco ha mantenuto il controllo, tagliando il traguardo e festeggiando una vittoria che rimarrà nella storia come una delle più convincenti della sua carriera.
Alle spalle dei tre protagonisti del podio, la top-5 è completata da Marco Bezzecchi, ancora competitivo con la sua Aprilia, e Franco Morbidelli, autore di un sorpasso al limite nelle prime fasi della gara su Fabio Quartararo e bravo a mantenere la posizione fino alla bandiera a scacchi.
Sesto posto per Alex Marquez, che approfitta di un errore negli ultimi giri di Pedro Acosta, scivolato in fondo al gruppo dopo una staccata sbagliata. Il pilota del team Gresini non è stato un protagonista costante della gara, ma ha saputo resistere, dimostrando miglioramenti rispetto alle altre gare della stagione.
Il GP del Giappone consegna una doppietta Ducati che esalta la stagione della casa italiana e consacra Marc Marquez come campione del mondo 2025. Bagnaia dimostra ancora una volta la sua maturità e la capacità di gestire le pressioni più intense, mentre Joan Mir e Bezzecchi confermano il valore della concorrenza in MotoGP.
Una gara emozionante, con colpi di scena fino all’ultimo giro, che rimarrà negli annali sia per la vittoria di Bagnaia sia per il trionfo mondiale di Marquez.
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