Il prossimo confronto tra Milan e Napoli si annuncia già come uno dei momenti chiave della stagione. Al di là del valore dei tre punti, sarà un banco di prova per due attaccanti dalle caratteristiche opposte ma ugualmente determinanti: Christopher Nkunku e Santiago Giménez. Sullo sfondo, la gestione di Massimiliano Allegri e l’incognita legata a Rafael Leão, il giocatore capace di cambiare il copione della partita in qualsiasi momento.
Nkunku, arrivato in estate al Milan, ha iniziato a mostrare lampi del suo repertorio tecnico. Il gol segnato contro il Lecce in Coppa Italia ha dato la misura delle sue qualità: rapidità nel pensiero, intuito e la capacità di muoversi tra le linee con eleganza. Non è soltanto un finalizzatore, ma un giocatore che sa legare il gioco e rendere più fluido lo sviluppo offensivo. Per Pioli e ora per Allegri rappresenta un riferimento moderno, capace di alternare la rifinitura al colpo personale.
Giménez, invece, incarna il profilo opposto. Punta d’area classica, il messicano del Napoli vive negli ultimi sedici metri, dove sfrutta la sua fisicità e il fiuto del gol. Dopo l’esperienza olandese con il Feyenoord, si è imposto anche in Serie A come centravanti in grado di capitalizzare i palloni provenienti dagli esterni. Con Kvaratskhelia e Politano al suo fianco, il suo potenziale diventa devastante, soprattutto contro una difesa che spesso concede spazi centrali come quella del Milan.
Sul piano tattico il duello non si riduce al semplice confronto tra due attaccanti, ma si intreccia con le scelte di Allegri. L’allenatore rossonero, consapevole della fragilità di Leão dopo l’infortunio al soleo, dovrà decidere se rischiarlo dal primo minuto o preservarlo per la parte finale del match. La presenza del portoghese resta la variabile che può spostare gli equilibri: senza di lui, Nkunku dovrà prendersi maggiori responsabilità creative, con un assetto più ragionato e meno votato alla profondità. Con lui in campo, invece, il Milan acquisisce la capacità di spaccare la partita grazie alla sua velocità e all’imprevedibilità delle giocate.
Milan-Napoli, dunque, non sarà soltanto un confronto diretto in classifica. Sarà la sfida tra due modi diversi di intendere l’attacco: l’eleganza e la duttilità di Nkunku contro l’istinto da bomber puro di Giménez. E sarà, soprattutto, la notte in cui Allegri dovrà decidere se affidarsi a Leão come carta dall’inizio o come arma da calare a partita in corso.
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