La rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz ha raggiunto un nuovo apice con la finale degli US Open 2025. Alcaraz ha battuto Sinner in quattro set (6-2, 3-6, 6-1, 6-4), conquistando il titolo e riguadagnando la prima posizione del ranking mondiale, mentre Sinner ha dovuto cedere il trono momentaneamente alle spalle dello spagnolo
Dopo la sconfitta, Sinner non ha ceduto all’amarezza. Con grande lucidità ha ammesso che il suo gioco, sebbene efficace, è divenuto prevedibile rispetto allo stile fluido e poliedrico di Alcaraz. Da qui la decisione di reimmaginarsi, introducendo maggiore varietà tattica — serve-and-volley, drop shot e soprattutto un servizio più incisivo — anche se questo richiede tempo e potrebbe comportare passi falsi nel breve periodo.
Alcaraz, da parte sua, continua la sua evoluzione: la sua battuta è ormai un’arma chiave — è stato quasi imbattibile al servizio nel torneo — e la sua creatività in campo lo distingue nettamente. Dopo il match ha lanciato un messaggio chiaro ai rivali: “Non ho ancora raggiunto il picco”, promettendo nuovi progressi e una carriera in rapida ascesa.
Cresce intanto la consapevolezza che la sfida tra i due giovani sia destinata a diventare una delle più significative del tennis moderno: entrambi si contano tra i dominatori assoluti degli ultimi tornei, con almeno tre finali Slam nel 2025 e un continuo duello per il primato mondiale. Come sottolinea Alcaraz, la rivalità ha tutte le carte in regola per entrare a far parte di quelle leggendarie, in cui i protagonisti si sfidano per i grandi traguardi — replicando quel clima di dominio che contraddistinse Federer, Nadal e Djokovic.
Nonostante i duelli serrati in campo, i due conservano un rispetto profondo fuori dal campo. Sinner ha dichiarato che tra loro esiste una genuina amicizia: nemici solo durante il match, con una vita privata serena e rapporti normali al di là della tensione agonistica. Alcaraz concorda: è proprio questo equilibrio — alta competizione e relazione civile — a rendere speciale la loro rivalità.
Sinner, in cerca di una metamorfosi tattica, è già al lavoro per equilibrare potenza e imprevedibilità — un impegno che richiederà coraggio e perseveranza. Alcaraz, anch’egli motivato, guarda avanti: punta al Grande Slam vincendo in Australia, obiettivo ambizioso e segno di ambizione. Con la stagione aperta a nuove sfide, la sua vittoria agli US Open rilancia la corsa, mentre Sinner si prepara a presentarsi più imprevedibile e raffinato.
La rivalità tra Sinner e Alcaraz continua a crescere, alimentata da talento, rispetto e voglia di superarsi. Sarà un duello destinato a ridisegnare i confini del tennis maschile nei prossimi anni.
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