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Aggiornamenti sulle trattative di mercato: il Milan mira a Nkunku e Akanji, l’Atalanta su Comuzzo, la Roma offre 20 milioni per Tyrique George.
Di ritorno da una vacanza on the road negli Stati Uniti, Massimo Ambrosini — ex centrocampista del Milan e oggi opinionista di Dazn — in un’intervista a Monica Colombo del Corriere della Sera, ha commentato la prima giornata di Serie A, tracciando un bilancio tra sorprese e conferme.
Ambrosini non ha dubbi sul risultato più inatteso:
«La sconfitta del Milan. Pochi si aspettavano un risultato del genere dopo un’estate piena di entusiasmo».
Una caduta che, secondo l’ex capitano rossonero, è stata «una doccia gelata» anche per Massimiliano Allegri: «Neanche Max si è capacitato di quanto ha visto».
Alla domanda su quale squadra abbia impressionato di più, Ambrosini risponde senza esitazioni:
«Il Como».
Sul fronte scudetto, l’opinionista individua due favorite:
«Il Napoli è, con l’Inter, la squadra da battere. Conte e De Laurentiis stanno costruendo una mentalità da grande club. Con il Sassuolo hanno dato un segnale di grande autorevolezza».
Anche i nerazzurri hanno mandato messaggi chiari:
«Contro il Torino hanno lanciato un messaggio di rivincita. Il 5-0 è casuale, ma la cattiveria messa in campo è segno di fiducia ritrovata».
Ambrosini non vede rischi particolari per la squadra ora guidata da Cristian Chivu: «Il Mondiale americano è servito per eliminare le scorie dello scorso anno e rafforzare il rapporto tra i big e l’allenatore».
Sul mercato rossonero Ambrosini invita alla cautela:
«In questo momento sarebbe ingeneroso fare paragoni con la squadra dello scorso anno. Mancano ancora giorni alla fine delle trattative. Ricordiamoci che il Napoli, un anno fa, dopo la sconfitta alla prima giornata acquistò Lukaku e McTominay».
E su un eventuale arrivo di Vlahovic ammette: «È un ottimo giocatore, i calciatori forti possono sempre servire».
Secondo Ambrosini, la Juventus al momento «ha qualcosa in meno di Napoli e Inter», mentre su Gasperini, nuovo allenatore della Roma, l’ex mediano osserva:
«Si è assunto un bel rischio, ma con il supporto societario può diventare un faro anche lì».
L’arrivo di Modric e De Bruyne in Serie A non è un segnale di campionato “per vecchi”:
«Luka porta leadership e personalità, De Bruyne completa il quadro tecnico con qualità assoluta».
Infine, uno sguardo agli azzurri di Gattuso, attesi al raduno della prossima settimana:
«È carico e concentrato, ha la lucidità per valutare la situazione. Basta giudicarlo per l’indole che aveva da giocatore: si cambia, si cresce».
E un accenno ad Ancelotti, oggi ct del Brasile:
«Lo vedo a suo agio in quel contesto. Finora la Seleçao aveva bisogno di ordine, adesso anche di più tecnica. Il Brasile da troppo tempo subisce lo strapotere dell’Argentina».
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