Alessandro Florenzi annuncia il ritiro dal calcio: “Grazie di tutto, amico mio”

A 34 anni, Alessandro Florenzi ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato con una lettera emozionante dedicata al pallone. L’annuncio è avvenuto tramite un video pubblicato sui suoi canali social, in cui Florenzi gioca con dei bambini in un campo di periferia a Roma. Nel video, l’ex calciatore ha dichiarato: “Grazie di tutto, amico mio. Oggi ci salutiamo ma tu farai sempre parte di me”. 

Dagli esordi alla Roma al successo con il Milan

Florenzi ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile della Roma, debuttando in prima squadra il 22 maggio 2011 contro la Sampdoria. Dopo un prestito al Crotone nella stagione 2011-2012, è tornato alla Roma, dove ha collezionato 280 presenze e segnato 28 gol. Tra i momenti più memorabili, il gol da metà campo contro il Barcellona nella fase a gironi della Champions League 2015-2016. 

Nel 2021, Florenzi si è trasferito al Milan, dove ha contribuito alla vittoria dello scudetto nella stagione 2021-2022 e alla Supercoppa Italiana nel 2024. Con i rossoneri, ha totalizzato 62 presenze e segnato tre reti. 

Esperienze internazionali e trionfo con la Nazionale

Oltre alle esperienze in Italia, Florenzi ha giocato all’estero con il Valencia e il Paris Saint-Germain, vincendo con quest’ultimo la Coppa di Francia e il Trophée des Champions nel 2020. 

Con la maglia della Nazionale italiana, ha collezionato 49 presenze e segnato due gol. Ha fatto parte della squadra che ha trionfato agli Europei del 2021, contribuendo al successo nonostante alcuni infortuni. 

Un addio carico di emozioni

Nel suo messaggio di addio, Florenzi ha ringraziato tifosi, compagni di squadra, allenatori e tutte le persone che lo hanno supportato durante la sua carriera. Ha sottolineato l’importanza di coloro che lavorano dietro le quinte, affermando: “Ognuno di voi ha lasciato un segno dentro di me. Senza di voi non sarei la persona che sono oggi”. 

L’annuncio del ritiro è stato accompagnato da un video in cui Florenzi gioca con dei bambini in un campo di periferia a Roma, simbolo del legame profondo con le sue radici e con il gioco del calcio.