Il calcio italiano ha registrato una crescita significativa nel numero di tesserati e spettatori, con un notevole incremento nel settore femminile. Tuttavia, persistono preoccupazioni riguardo alla sostenibilità economica del sistema, evidenziate nel recente ReportCalcio 2025.
Secondo il ReportCalcio 2025, i tesserati per la FIGC nella stagione 2023-2024 hanno raggiunto quasi 1,5 milioni, rappresentando circa il 30% dei tesserati attivi nelle 50 Federazioni Sportive Italiane. I calciatori tesserati sono aumentati del 2% rispetto alla stagione precedente, attestandosi a 1.131.906 unità. L’attività giovanile coinvolge quasi 900.000 ragazzi, con quasi un italiano su quattro tra i 5 e i 16 anni tesserato per la FIGC. Nel 2023-2024 si sono disputate 586.929 partite ufficiali, una ogni 54 secondi, dato record dal 2015-2016.
Il calcio femminile ha registrato una crescita notevole: le giocatrici tesserate sono più che raddoppiate tra il 2008 e il 2024, passando da 18.854 a 45.620. Le tesserate tra i 10 e i 15 anni sono più che triplicate, da 6.628 a 19.958. Il costo del lavoro nel settore femminile è cresciuto di quasi il 60% tra il 2021-2022 e il 2023-2024, mentre i ricavi prodotti dalla Divisione Calcio Femminile sono aumentati di oltre il 400% tra il 2019-2020 e il 2023-2024. Nel 2023-2024, la FIGC ha investito oltre 9 milioni di euro nel calcio femminile, con un incremento del 21,8% rispetto all’anno precedente.
Nonostante la crescita dei tesserati e degli investimenti, il calcio professionistico italiano continua a registrare perdite significative. Negli ultimi 16 anni, la perdita complessiva ha superato gli 8 miliardi di euro. Nella stagione 2022-2023, la perdita aggregata è stata di 864 milioni di euro, con un calo del 36,6% rispetto all’anno precedente, grazie a un aumento del valore della produzione che ha sfiorato i 4,3 miliardi di euro, dato record nella storia del calcio italiano.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha sottolineato l’importanza di investire nell’impiantistica e nelle riforme sulla sostenibilità economico-finanziaria. Ha dichiarato: “Le nostre priorità sono: investire nell’impiantistica in maniera decisa, anche grazie al processo di candidatura per Uefa Euro 2032 che sta stimolando percorsi virtuosi in diverse città d’Italia e nelle riforme sulla sostenibilità economico-finanziaria”.
Un altro aspetto critico evidenziato nel report riguarda l’utilizzo dei giovani talenti italiani. Nella Serie A 2021-2022, il minutaggio dei calciatori italiani Under 21 ha inciso per appena l’1,9% del totale, rispetto al 34,3% degli Over 21 italiani e al 61,3% degli Over 21 stranieri. Tra i 2.405 giovani calciatori (15-21 anni) tesserati per club di Serie A nel 2012-2013, solo 102 (il 4,2%) risultano ancora operanti nella massima serie del calcio professionistico italiano nel 2021-2022. Altri 250 calciatori sono finiti all’estero (10,4%), e 646 (26,9%) risultano svincolati.
Questi dati sollevano interrogativi sulla capacità del sistema calcistico italiano di valorizzare e trattenere i propri giovani talenti, evidenziando la necessità di riforme strutturali per garantire uno sviluppo sostenibile e competitivo del movimento calcistico nazionale.
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