La storica vittoria di Jannik Sinner a Wimbledon ha suscitato non solo entusiasmo, ma anche polemiche riguardo all’assenza di rappresentanti istituzionali italiani sugli spalti durante la finale. Mentre il re di Spagna Felipe VI era presente per sostenere Carlos Alcaraz, nessun esponente del governo italiano ha assistito dal vivo al trionfo del tennista altoatesino.
Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha commentato l’assenza delle istituzioni italiane alla finale di Wimbledon, spiegando di aver seguito la partita da casa: “Capita anche a un ministro di aver bisogno di fermarsi e di dover passare una giornata con la famiglia”. Abodi ha riconosciuto che “non c’era nessun membro del governo, non c’erano le istituzioni e ce ne dispiace, sarebbe stato bello essere presenti”.
L’assenza di rappresentanti istituzionali italiani ha suscitato critiche da parte di esponenti politici e dell’opinione pubblica. Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra al Senato, ha definito l’assenza “un autogol per l’Italia”. Mauro Berruto, responsabile Sport del Partito Democratico, ha parlato di “spiacevole l’assenza di rappresentanti del governo, in un momento storico, e clamorosa quella del presidente del Coni”. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha definito “ridicola” la spiegazione fornita dal Ministro Abodi.
Nonostante le polemiche, il Ministro Abodi ha sottolineato l’importanza di celebrare la vittoria di Sinner: “Ad ogni vittoria c’è stata una celebrazione, sono convinto che non mancherà”. Ha aggiunto che “il tema è trovare un punto di incontro tra l’agenda delle istituzioni e quella sportiva di Sinner; quando lui vorrà, saremo pronti ad accoglierlo e ad abbracciarlo”.
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