Da Higuaín a Kvaratskhelia: le cessioni più remunerative nella storia del Napoli

Un'analisi delle dieci cessioni più redditizie del Napoli, evidenziando le strategie di mercato del club.

Negli ultimi vent’anni, sotto la guida di Aurelio De Laurentiis, il Napoli ha costruito un modello di gestione economico virtuoso: valorizzare i propri talenti, creare gruppi competitivi e monetizzare con vendite ben piazzate. Le maggiori plusvalenze incassate hanno spesso rappresentato la spina dorsale del bilancio azzurro. Dal record assoluto di Gonzalo Higuáin fino all’esplosione commerciale di Khvicha Kvaratskhelia, ecco una panoramica delle cessioni che hanno segnato l’epoca dorata del Napoli.

1. Gonzalo Higuáin – Juventus, 2016: 90 milioni di euro

Non c’è dubbio: restano i 90 milioni pagati dalla Juventus per Higuáin nel luglio 2016 la cessione più remunerativa nella storia del Napoli (e all’epoca anche il trasferimento più caro nella storia della Serie A). Fu una cessione esplosiva, che generò una plusvalenza di circa 86 milioni di euro . Il colpo fece discutere: un giocatore recordman di 36 gol in campionato, partito per la rivale storica, lasciando tramortiti tifosi e dirigenza. Eppure sul piano economico fu un affare incredibile .

2. Khvicha Kvaratskhelia – PSG, 2025: 70–75 milioni di euro

La cessione dell’astro georgiano al PSG nel gennaio 2025 ha consacrato Kvaratskhelia come seconda vendita record del club. Le testate concordano su cifre tra i 70 e i 75 milioni. Transfermarkt e Sky Sport parlano di 70 milioni senza bonus, mentre Kickest indica una cifra totale di 75 milioni. Calcio e Finanza calcola una plusvalenza di 67,8 milioni. Un affare che conferma la macchina perfetta di De Laurentiis: compra a basso costo (13 milioni nel 2022) e rivende a una cifra da record.

3. Edinson Cavani – PSG, 2013: 64,5 milioni di euro

Completa il podio un altro bomber azzurro, Edinson Cavani. Venduto al PSG nell’estate 2013 per 64,5 milioni, l’importo fu utilizzato da ADL per rafforzare la squadra con arrivi di qualità, tra cui un certo Higuaín e altri giocatori chiave. Il Matador aveva lasciato un segno indelebile con i suoi gol e divenne fondamentale per finanziare il nuovo ciclo vincente.

4. Jorginho – Chelsea, 2018: 57 milioni di euro

Il centrocampista italo-brasiliano fece incassare 57 milioni al Napoli estati 2018. Un’operazione coerente con la filosofia societaria: creare ricavi dalle cessioni per reinvestire in nuovi talenti. Jorginho, dopo la partenza dal San Paolo, diventerà poi Campione d’Europa con la Nazionale e protagonista con il Chelsea.

5. Min‑jae Kim – Bayern Monaco, 2023: 50 milioni di euro

L’arrivo del difensore sudcoreano aveva già fatto pensare a un futuro luminoso con il Napoli dopo il trionfo dello scudetto. Eppure Kim, acquistato nel 2022, fu ceduto al Bayern Monaco già nel 2023 a 50 milioni. Un guadagno netto importantissimo, che portò anche prestigio al club dalla Germania.

6. Kalidou Koulibaly – Chelsea, 2022: 38–41,9 milioni di euro

Il pilastro della difesa azzurra per anni, Koulibaly venne ceduto al Chelsea nel 2022 per circa 38 milioni secondo 90min, o 41,9 secondo Transfermarkt e Kickest. Una cifra significativa per un valore diventato globale dopo stagioni d’esperienza e leadership.

7. Ezequiel Lavezzi – PSG, 2012: circa 30 milioni di euro

Prima cessione milionaria verso Parigi: Lavezzi lasciò Napoli nel 2012 per circa 30 milioni. Pagato 17 milioni, generò una plusvalenza importante, sfruttata per costruire una rosa più competitiva.

8. Allan – Everton, 2021: 24,6 milioni di euro

Il mediano brasiliano, potente motorino di centrocampo, fu ceduto all’Everton per 24,6 milioni. Un giocatore solido che rese, finanziariamente e tecnicamente, prima di partire.

9. Eljif Elmas – Lipsia, 2023: 24 milioni di euro

Spesso citato tra le cessioni top-10, Elmas fu venduto al Lipsia per circa 24 milioni. Un’operazione minore rispetto alle big list, ma ugualmente di buon impatto economico.

10. Fabián Ruiz – PSG, 2022: 22–22,5 milioni di euro

Infine, Fabián Ruiz lasciò Napoli nel 2022 per trasferirsi al PSG per 22–22,5 milioni. Una cessione coerente con la strategia societaria, che valorizza tecnicamente e poi capitalizza.

Il segreto del successo: plusvalenze mirate e visione imprenditoriale

Secondo Panorama, il Napoli ha generato, tra il 2004 e il 2024, plusvalenze per 679 milioni di euro, con utili aggregati pari a 141,6 milioni negli ultimi bilanci – risultati che pongono il club tra le eccellenze organizzative del calcio europeo.

Un sistema efficace: comprare giovani o non valorizzati, farli crescere in Serie A, venderli a cifre superiori e reinvestire in squadre competitive. Così, partendo dal modello Cavani-Lavezzi, passando per Jorginho, Kim e Kvaratskhelia, il Napoli ha sempre saputo reinvestire con saggezza, trasformando cessioni in progetti sostenibili.

Impatto sportivo ed emozionale

Non sempre tali operazioni hanno significato un semplice ripensamento tattico. L’addio di Higuáin, ad esempio, scatenò rabbia tra i tifosi – soprattutto perché andò proprio alla nemica Juventus –, ma alla lunga il club riuscì a centrare successi e bilanci in pareggio . Anche Cavani e Koulibaly hanno lasciato il loro segno, guadagnando rispetto internazionale in cambio di risorse utili per il rilancio.

Conclusione

Le cessioni record – da Higuáin a Kvaratskhelia – sono state molto più che semplici transazioni: incarnano una filosofia che ha trasformato il Napoli in un club moderno, equilibrato e sostenibile. Ogni uscita milionaria ha rappresentato un’opportunità di investimento, facendo del Napoli un esempio virtuoso nel calcio europeo.

La prossima grande cessione? Forse Victor Osimhen, ma finché la strategia sarà questa, De Laurentiis continuerà a dimostrare la sua leadership imprenditoriale, con la speranza di coniugare sempre interessi economici e risultati sportivi sul campo.

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