Scialom Bahbout, ex rabbino capo della comunità ebraica di Napoli, ha annunciato la sua rinuncia alla cittadinanza onoraria della città. Questa decisione è stata presa in risposta alla mozione approvata il 2 luglio dal Consiglio comunale, che invita il sindaco a “interrompere rapporti con enti e istituzioni legati al governo israeliano” a seguito dei massacri a Gaza.
Il 2 luglio, il Consiglio comunale di Napoli ha approvato una mozione che chiede al sindaco di “interrompere rapporti con enti e istituzioni legati al governo israeliano” in risposta ai massacri a Gaza. In seguito a questa decisione, Scialom Bahbout ha comunicato la sua rinuncia alla cittadinanza onoraria conferitagli dalla città. In una lettera indirizzata al sindaco Manfredi, Bahbout ha espresso il suo disappunto, affermando che la mozione promuove un boicottaggio contro “l’unica democrazia del Medio Oriente” e che, con tale voto, l’amministrazione napoletana ha inteso appoggiare “assassini criminali e terroristi”.
Negli ultimi anni, la comunità ebraica di Napoli ha segnalato un aumento degli episodi di antisemitismo. Nel gennaio 2025, durante la Giornata della Memoria, il rabbino capo Cesare Moscati ha dichiarato che l’antisemitismo, rimasto nascosto per anni, è tornato alla luce nel modo peggiore. Ha sottolineato che spesso non si fa distinzione tra lo Stato di Israele e gli ebrei, portando a una generalizzazione pericolosa. Moscati ha anche evidenziato l’importanza di educare i giovani per prevenire il ripetersi di tali fenomeni.
Nonostante le preoccupazioni espresse, il rabbino Moscati ha riconosciuto l’impegno delle istituzioni locali nel garantire la sicurezza della comunità ebraica. Ha affermato che, grazie alla protezione fornita dal sindaco, dal prefetto e dalle forze dell’ordine, la comunità si sente sicura. Tuttavia, ha anche sottolineato che alcune persone all’interno della comunità provano paura a causa dell’aumento degli episodi antisemiti.
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