Jim Courier elogia la determinazione di Jannik Sinner: “Un assassino a sangue freddo”

L'ex numero uno del mondo Jim Courier ha utilizzato espressioni forti per descrivere la determinazione di Jannik Sinner, definendolo "un assassino a sangue freddo" e paragonando la sua gestione dello staff a quella di un "malavitoso".

Durante una recente analisi su Tennis Channel, l’ex tennista statunitense Jim Courier ha espresso opinioni decise riguardo alla gestione dello staff da parte di Jannik Sinner. Courier ha dichiarato: “Non sappiamo cosa sia successo con Panichi e Badio, sembra che sia stato irritato da qualcosa e abbia deciso di prendere un’altra direzione. Una cosa che sappiamo di sicuro è che sembra un ragazzo molto calmo, ma è un assassino a sangue freddo”. 

Queste parole si riferiscono alla recente decisione di Sinner di interrompere la collaborazione con il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio, una scelta che ha sorpreso molti nel mondo del tennis. Courier ha aggiunto: “Ha dato il benservito a Riccardo Piatti, che è stato per lui una figura paterna dopo aver fatto i quarti di finale agli Australian Open. Non gli piaceva il modo in cui stava giocando e ha assunto prima Vagnozzi e poi qualche mese dopo Cahill”. 

Nonostante le espressioni forti, l’intento di Courier sembra essere quello di elogiare la determinazione e la capacità di Sinner di prendere decisioni difficili per il proprio miglioramento professionale. Ha infatti concluso: “Non ha nessun problema a gestire i suoi affari come un gangster e questa cosa in un certo senso mi piace…”. 

La separazione da Panichi e Badio: le parole di Sinner

In una conferenza stampa a Wimbledon, Jannik Sinner ha affrontato l’argomento della separazione da Panichi e Badio. Il tennista ha dichiarato: “Non c’è una ragione specifica per cui sono stati fatti questi cambiamenti. Non è successo nulla di eclatante. La finale del Roland Garros è stato un traguardo eccezionale, indipendentemente dal risultato. A volte bisogna semplicemente prendere una strada leggermente diversa”. 

Sinner ha sottolineato che la decisione è stata presa dopo il torneo di Halle e che, nonostante il tempismo possa sembrare inusuale, non dovrebbe influire sulla sua performance a Wimbledon. Ha aggiunto: “A volte le cose succedono. Il timing non è il migliore, ma avendo lavorato tanto il timing della decisione non dovrebbe influire tanto in questo torneo, che è speciale per me. Sono pronto per giocare, mi sto allenando bene”. 

Il percorso di Sinner e le sue scelte professionali

La carriera di Jannik Sinner è stata caratterizzata da scelte coraggiose e cambiamenti significativi nel suo team tecnico. Dopo aver interrotto la collaborazione con Riccardo Piatti, che era stato una figura chiave nella sua crescita, Sinner ha deciso di affidarsi a Simone Vagnozzi e successivamente a Darren Cahill. Queste decisioni hanno portato a risultati notevoli, consolidando la sua posizione ai vertici del tennis mondiale.

La recente separazione da Panichi e Badio si inserisce in questo contesto di continua ricerca del miglioramento. Sinner ha dichiarato: “Non ho pensato a chi arriverà, le opzioni sono tante ma non è il momento adatto per pensare a questo”. Questa dichiarazione evidenzia la sua volontà di concentrarsi sul presente e sulle sfide imminenti, come il torneo di Wimbledon, senza lasciarsi distrarre da questioni esterne.

ti potrebbe interessare

     | Sport

Dopo l’eliminazione al primo turno di Wimbledon, Alexander Zverev confessa un profondo malessere personale.

     | Sport

L’ex numero uno del mondo Jim Courier ha rilasciato dichiarazioni sorprendenti su Jannik Sinner, definendolo un “assassino a sangue freddo” e un “malavitoso” per la sua gestione dello staff.

     | Sport

Jannik Sinner affronta Aleksandar Vukic nel secondo turno di Wimbledon 2025: dettagli su orario, precedenti e trasmissione televisiva.

     | Sport

La tennista italiana, finalista lo scorso anno, esce prematuramente dal torneo londinese, cedendo alla russa Rakhimova in tre set.

     | Sport

Mattia Bellucci raggiunge per la prima volta il terzo turno in uno Slam, battendo Jiri Lehecka a Wimbledon.