Filippo Conca, impresa storica: campione italiano di ciclismo da dilettante

Il ciclista lecchese, dopo un periodo difficile, conquista la maglia tricolore con lo Swatt Club.

Filippo Conca, 26enne di Lecco, ha sorpreso tutti vincendo il Campionato Italiano di ciclismo su strada a Gorizia. Con la maglia dello Swatt Club, una squadra amatoriale, ha battuto in volata Alessandro Covi (UAE Team Emirates) e Thomas Pesenti (Soudal Quick-Step Devo Team). Questa vittoria rappresenta un riscatto personale per Conca, che nel 2024 era rimasto senza squadra e stava considerando di abbandonare il ciclismo professionistico.

Una vittoria inaspettata

La gara, partita da Trieste e conclusasi a Gorizia dopo 228,9 km, ha visto Conca imporsi in uno sprint ristretto. Il percorso includeva tre passaggi sulla salita di San Floriano del Collio, che hanno selezionato il gruppo dei contendenti. Nel finale, Conca ha superato Covi e Pesenti, conquistando la maglia tricolore. “Ho capito che potevo farcela nel finale”, ha dichiarato Conca. “Sapevo che Covi era il più veloce, ma in alcune giornate anche io lo sono. Sapevo che se fossi arrivato in testa a 100 metri all’inizio del pavé con più velocità degli altri, probabilmente avrei vinto, e così è stato.” 

Il percorso di Conca e lo Swatt Club

Dopo esperienze con Lotto-Soudal e Q36.5 Pro Cycling Team, Conca si era trovato senza contratto alla fine del 2024. Stava considerando di dedicarsi al settore turistico, ma ha deciso di continuare a correre con lo Swatt Club, una squadra amatoriale nata da un blog sugli sport outdoor. “Questa è stata una giornata incredibile, è un sogno che si avvera”, ha detto Conca. “È da ottobre che aspetto questo giorno, esattamente da quando sono rimasto senza squadra.” 

Implicazioni per il ciclismo italiano

La vittoria di Conca solleva interrogativi sullo stato del ciclismo professionistico italiano. Un corridore senza contratto che vince il campionato nazionale evidenzia le difficoltà del movimento ciclistico italiano nel supportare i propri talenti. “Se serviva un fatto, un evento a certificare ufficialmente la crisi del ciclismo italiano l’abbiamo registrato domenica pomeriggio a Gorizia”, ha scritto il Corriere della Sera.

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