Salernitana in C Sampdoria salva: partita sospesa al 65′ per lancio di petardi, fumogeni e sediolini in campo da parte dei tifosi granata

Serata drammatica e surreale all’Arechi: la Sampdoria si salva, la Salernitana retrocede in Serie C, ma il verdetto arriva tra fumi, petardi e seggiolini lanciati in campo. I playout di Serie B terminano nel peggiore dei modi per la squadra campana, sconfitta 3-0 a tavolino dopo la sospensione definitiva del match di ritorno. La partita era già fortemente compromessa per i granata dopo il 2-0 dell’andata a Genova. Al ritorno, la formazione di Alberico Evani si conferma superiore anche sul campo avverso: prima del caos sugli spalti, va in vantaggio con Coda e raddoppia con Sibilli.

Ma l’attenzione si sposta presto dagli episodi tecnici al disastro organizzativo e alla rabbia incontenibile della Curva Sud.

La cronaca di una serata ad alta tensione

Dopo una buona partenza della Salernitana, è la Sampdoria a trovare il vantaggio con Massimo Coda al 23′. Un gol che gela l’Arechi e spegne le ultime speranze granata. La ripresa inizia nel peggiore dei modi per i padroni di casa: Sibilli raddoppia al 50′, siglando il gol che, di fatto, chiude i conti. È il momento in cui la situazione sugli spalti degenera.

Al 65’ un fitto lancio di oggetti – tra cui bottigliette, accendini e perfino alcuni seggiolini – parte dalla Curva Sud in direzione del campo. Daniele Doveri, arbitro del match, interrompe immediatamente il gioco e manda le squadre negli spogliatoi per motivi di sicurezza.

Partita sospesa e poi interrotta definitivamente

Dopo una lunga sospensione di circa un quarto d’ora e lo svuotamento parziale dell’impianto, i calciatori rientrano in campo nel tentativo di riprendere il match. Ma la tregua dura pochissimo: esplode un altro petardo in prossimità del rettangolo di gioco. Doveri non ha dubbi: partita interrotta definitivamente. In seguito, la Lega stabilirà il 3-0 a tavolino in favore della Sampdoria, che ufficialmente resta in Serie B.

Salernitana: il crollo tecnico e la resa violenta

È la conclusione più dolorosa di una stagione travagliata per la Salernitana, scesa in Serie B un anno fa dopo la retrocessione dalla A e incapace di ritrovare un’identità competitiva. Il presidente Iervolino, finito più volte nel mirino dei tifosi durante l’anno, è stato duramente contestato anche ieri sera. Dopo la rete del 2-0, la tensione è esplosa in una protesta violenta e autodistruttiva: i supporter hanno sfogato la frustrazione lanciando oggetti e creando un clima invivibile, culminato nella sospensione della gara.

La Sampdoria ritrova la luce: salvezza meritata

Per la Sampdoria, invece, è il coronamento di un lungo cammino di risalita. Dopo una stagione segnata da alti e bassi e dalla penalizzazione del Brescia che ha permesso l’accesso ai playout, i blucerchiati hanno dimostrato di meritare la salvezza sia all’andata che al ritorno. Con una squadra ben messa in campo da Evani, capace di affrontare con lucidità e maturità anche un ambiente infuocato come quello dell’Arechi, la Doria evita una discesa pericolosissima nei dilettanti.

Conclusioni

Un epilogo amaro per la Salernitana, che chiude un’annata grigia nel peggiore dei modi, tra tensioni e violenze. La Sampdoria invece salva la pelle e può guardare al futuro con un briciolo di speranza in più. Ma questa serata all’Arechi resterà nella memoria di tutti come uno degli episodi più tristi del calcio recente.