Delfinato 2025: Pogačar trionfa nella sesta tappa e conquista la maglia gialla

Tadej Pogačar domina la sesta tappa del Critérium du Dauphiné 2025, vincendo a Combloux e indossando la maglia gialla di leader.

Tadej Pogačar ha dominato la sesta tappa del Critérium du Dauphiné 2025, una frazione di 126,7 km da Valserhône a Combloux. Con un attacco deciso sulla Côte de Domancy, lo sloveno ha staccato i principali rivali, conquistando la vittoria di tappa e la maglia gialla di leader della classifica generale.

La tappa e l’attacco decisivo

La sesta tappa del Critérium du Dauphiné 2025, partita da Valserhône e conclusasi a Combloux, ha presentato un percorso impegnativo di 126,7 km. Il tratto finale includeva la salita della Côte de Domancy, lunga 2,4 km con una pendenza media dell’8,6%, seguita dalla salita verso La Cry, di 2,7 km all’8,2%. 

Durante la tappa, un gruppo di sette corridori ha animato la fuga iniziale: Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck), Romain Bardet (Team Picnic PostNL), Michael Leonard (INEOS Grenadiers), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), Anthony Turgis (Team TotalEnergies) e Alex Baudin (EF Education-EasyPost).

A circa 7 km dal traguardo, sulla Côte de Domancy, Pogačar ha lanciato un attacco deciso, staccando prima Remco Evenepoel, che indossava la maglia gialla, e poi Jonas Vingegaard. Lo sloveno ha raggiunto e superato i fuggitivi, tagliando il traguardo in solitaria e conquistando la sua 97ª vittoria in carriera.

Classifica di tappa e generale

Pogačar ha vinto la tappa con un tempo di 2h59’46”, seguito da Jonas Vingegaard a 1’01” e Florian Lipowitz a 1’22”. Con questa vittoria, Pogačar è balzato in testa alla classifica generale con un tempo totale di 21h35’08”, con Vingegaard a 43″ e Lipowitz a 54″.

Dichiarazioni post-gara

Al termine della tappa, Pogačar ha dichiarato: “Avevamo un piano, ma la Visma ha anticipato. Questa salita l’avevo già fatta, la squadra ha preparato benissimo il terreno. Mi sentivo bene, ho attaccato subito nella parte più dura della salita. È stata una giornata calda, dura. Mi sentivo veramente bene. Il minuto a Vingegaard? Chiaramente è un bel vantaggio. Sicuramente è stata una bella risposta dopo quanto accaduto alla cronometro, è sempre una sfida per me e per la squadra”.

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