La pesante sconfitta per 3-0 subita dall’Italia contro la Norvegia a Oslo ha scatenato un’ondata di critiche e messo seriamente in discussione il futuro di Luciano Spalletti come commissario tecnico della Nazionale. La partita, valida per le qualificazioni al Mondiale 2026, ha evidenziato le fragilità della squadra, che ha subito tre reti nel primo tempo senza riuscire a reagire nella ripresa. I gol norvegesi sono stati realizzati da Alexander Sorloth, Antonio Nusa ed Erling Haaland.
Dopo la partita, Spalletti ha ammesso le difficoltà della squadra, sottolineando la mancanza di entusiasmo e fiducia tra i giocatori, e ha annunciato l’intenzione di discutere con il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, per valutare la situazione.
La stampa italiana ha reagito duramente, con titoli come “Basta!” e avvertimenti su un possibile incubo playoff. La Nazionale si trova ora al quarto posto nel Gruppo I, con la Norvegia in testa a punteggio pieno dopo tre partite.
In caso di dimissioni o esonero di Spalletti, si fanno già i nomi dei possibili sostituti. Tra i candidati principali ci sono Stefano Pioli, ex allenatore del Milan, e Claudio Ranieri, attualmente senza squadra. Pioli è considerato il favorito, ma questioni fiscali legate a un recente incarico in Arabia Saudita potrebbero ritardare un suo eventuale arrivo fino a luglio.
Un altro nome che circola è quello di Daniele De Rossi, ex centrocampista della Nazionale e attuale allenatore della SPAL, che potrebbe rappresentare una scelta giovane e motivata per guidare gli Azzurri.
Il prossimo impegno dell’Italia sarà contro la Moldavia, una partita che potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro di Spalletti alla guida della Nazionale. Una nuova sconfitta potrebbe accelerare i tempi per un cambio in panchina, mentre una vittoria potrebbe offrire un po’ di respiro e tempo per riorganizzare la squadra in vista delle prossime sfide di qualificazione.
La situazione è delicata e richiede decisioni ponderate da parte della FIGC, con l’obiettivo di evitare la terza mancata qualificazione consecutiva a un Mondiale, evento che sarebbe senza precedenti nella storia del calcio italiano.