Durante il match contro Mariano Navone agli Internazionali d’Italia, Jannik Sinner ha indossato un dispositivo GPS sotto la maglia. Questa pratica è utilizzata per monitorare vari parametri fisici e tecnici durante la partita.
L’utilizzo di dispositivi GPS nel tennis consente di raccogliere dati dettagliati sulle prestazioni fisiche degli atleti. Questi strumenti misurano parametri come la velocità di movimento, le accelerazioni, le distanze percorse e l’intensità degli sforzi. Queste informazioni sono fondamentali per valutare la condizione fisica del giocatore, identificare aree di miglioramento e personalizzare i programmi di allenamento. Nel caso di Sinner, l’adozione di questa tecnologia indica un approccio scientifico e mirato al miglioramento delle sue performance.
Oltre agli aspetti fisici, i dati raccolti tramite GPS possono essere utilizzati per analizzare la tecnica e la tattica di gioco. Ad esempio, è possibile valutare la posizione in campo, la rapidità negli spostamenti laterali e la reattività nelle fasi difensive. Queste analisi permettono al team di Sinner di apportare aggiustamenti strategici basati su dati oggettivi, migliorando così l’efficacia del gioco e l’adattamento alle diverse situazioni di partita.
Un altro vantaggio dell’utilizzo del GPS è la prevenzione degli infortuni. Monitorando costantemente i carichi di lavoro e l’intensità degli sforzi, è possibile individuare segnali di affaticamento o sovraccarico. Questo consente di intervenire tempestivamente con misure preventive, come modifiche nei carichi di allenamento o periodi di recupero, riducendo il rischio di infortuni e garantendo una maggiore longevità della carriera sportiva.
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