A Napoli, l’attesa per lo scudetto si vive con una sorta di silenziosa trepidazione. La città, nota per la sua passione sfrenata per il calcio, si trova in uno stato di attesa, spinta da una radicata scaramanzia. Le bandiere e i festoni con il numero 4, simbolo del possibile quarto scudetto, sono pronti ma rimangono nascosti. “Lo scudetto non è più un miraggio, ma va ancora conquistato”, ha sottolineato Antonio Conte, mettendo in guardia tifosi e squadra. La prudenza è d’obbligo, e la città, pur accogliendo migliaia di turisti, non si è ancora tinta dei colori della vittoria.
Nonostante la cautela, la voglia di festeggiare è palpabile. In provincia, gli ambulanti hanno ripreso a vendere gadget tricolore e, sebbene la domanda sia aumentata, i balconi restano spogli. Sul web, intanto, compaiono già festoni celebrativi. Anche i tatuatori sono al lavoro, con clienti impazienti di imprimere sulla pelle il sogno del quarto scudetto. “Meglio anticiparsi”, dicono in molti, per evitare di dover attendere troppo a lungo per un appuntamento. Tuttavia, la prudenza prevale, e la città aspetta il momento giusto per esplodere in festa.
Due anni fa, lo scudetto sembrava già in tasca prima dell’arrivo della primavera, ma quest’anno la situazione è diversa. Con un margine di soli tre punti sull’Inter, la città non vuole forzare i tempi. Anche i turisti, arrivati da ogni parte del mondo, sono stati sorpresi di non trovare una città già colorata d’azzurro. Alcuni hanno dovuto spiegare loro che non è ancora il momento di festeggiare.
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