Napoli: Antonio Conte verso un traguardo storico

Antonio Conte potrebbe diventare il primo allenatore meridionale a vincere lo scudetto con una squadra del Sud.

Un’impresa meridionale

Se il Napoli riuscirà a conquistare lo scudetto, Antonio Conte potrebbe diventare il primo allenatore nato al Sud a guidare una squadra del meridione fino al titolo. Questo successo rappresenterebbe non solo un traguardo personale per Conte, ma anche un’importante impresa per il calcio meridionale, costruita tra Napoli e Lecce, la Campania e la Puglia. Il Napoli, infatti, ha già vissuto tre trionfi storici con allenatori di altre regioni: Ottavio Bianchi, Albertino Bigon e Luciano Spalletti, rispettivamente lombardo, veneto e toscano. Conte, invece, sottolinea l’onore di sedere sulla panchina della squadra più rappresentativa del Sud da uomo del Sud, cercando di diventare il primo “profeta sudista” del calcio italiano.

Il percorso di Conte

Antonio Conte ha già una carriera costellata di successi, ma fino ad ora ha vinto principalmente al Nord, tra Torino e Milano, e in Europa a Londra. Come giocatore e allenatore della Juventus e poi come allenatore dell’Inter, ha conquistato tre scudetti con la Juve, uno con l’Inter e la Premier League con il Chelsea. Se riuscisse a vincere anche con il Napoli, aggiungerebbe un ulteriore prestigioso titolo alla sua carriera, il terzo successo all’esordio in panchina dopo quelli con la Juve nel 2011-2012 e con il Chelsea nel 2016-2017.

Una squadra senza stelle

Il Napoli di Conte si distingue per la sua forza collettiva piuttosto che per la presenza di singole stelle. Mentre i successi di Bianchi e Bigon furono accompagnati da giocatori del calibro di Maradona, Giordano e Careca, e Spalletti ha potuto contare su Osimhen e Kvaratskhelia, Conte ha dovuto fare i conti con la partenza di Osimhen e la perdita di Kvaratskhelia a gennaio. Nonostante questo, il Napoli è riuscito a mantenere il primo posto in classifica a tre giornate dalla fine, con tre punti di vantaggio sull’Inter. La squadra è composta da ottimi giocatori, ma non da una stella vera e propria, dimostrando di essere una “squadra vera”, forgiata nel fuoco e scolpita nel granito, con cuore, fisico e strategia. 

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