Dopo la vittoria per 2-0 contro il Torino, il Napoli si trova in testa alla classifica di Serie A con 74 punti, tre in più dell’Inter, a quattro giornate dalla fine del campionato. L’allenatore Antonio Conte ha condiviso le sue riflessioni sulla partita e sulle prospettive della squadra.
Durante l’intervista post-partita ai microfoni di Dazn, Conte ha rivelato di non aver seguito la partita dell’Inter contro la Roma, preferendo concentrarsi sulla propria squadra. “Non l’ho vista, anche perché c’è già soffrire per noi, perché dobbiamo soffrire pure guardando gli altri. Allora ho guardato il secondo tempo di Fiorentina e Empoli. Sinceramente, se ci volete credere, mi credete.”
Parlando delle emozioni vissute durante la serata e dell’atmosfera allo stadio Maradona, Conte ha sottolineato l’importanza del supporto dei tifosi e la determinazione della squadra. “Il lato emotivo è… come dicevo, è quello che ho detto che mancano quattro passi. Adesso ne abbiamo fatto uno, abbiamo fatto il primo, ci siamo portati avanti e ne mancano altri quattro. Sappiamo benissimo che andremo ad affrontare due squadre che lottano per la salvezza, come Lecce e Parma, e in casa poi abbiamo Genoa e il Cagliari. È tutto da giocare. È inevitabile che oggi contava vincere per noi, l’abbiamo fatto anche secondo me con grande personalità, con grande determinazione. La squadra è anche conscia della propria forza. Poi è inevitabile che in casa lo stadio oggi ha spinto tanto, quindi è stato il dodicesimo, il tredicesimo uomo in campo. Quando lo stadio è così… Ma già all’arrivo è stato difficile arrivare ed entrare nello stadio, per quanti tifosi c’erano. Non è che erano contenti, erano eccitati, nel senso che erano molto determinati e cercavano di trasferirci tutta la loro determinazione.”
Riguardo alla possibilità di vincere lo scudetto, Conte ha espresso cautela, definendo tale risultato un “prodigio”. “Lo scudetto sarebbe un prodigio.” Ha inoltre evidenziato il miglioramento dei centrocampisti McTominay e Anguissa, sottolineando l’importanza del lavoro svolto in allenamento. “Andando a vedere un pochettino la rosa della squadra, noi i gol comunque dovevamo trovarli. Perché se vai a vedere non è che è una rosa dove hai tanti giocatori in doppia cifra o comunque che ti assicurano un po’ di gol. È inevitabile che tu devi lavorare tanto e cercare di sfruttare le risorse che hai cercando di migliorare. Io penso che tutti quanti siano molto migliorati. È inevitabile vedere il primo gol, molto bello, il taglio di Anguissa, senza guardare, sta palla che la mette in mezzo con Scott che arriva e fa gol. Sicuramente abbiamo lavorato tanto, è frutto del lavoro. Perché noi abbiamo 74 punti e ne mancano quattro giornate. Penso che la Champions ormai sia un fatto matematico per noi. Pensare a quello da dove partivi è sicuramente qualcosa di bello. Ma frutto esclusivamente del merito dei ragazzi.”
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