Il 17 giugno 2001, la Roma ha conquistato il suo terzo scudetto, battendo il Parma 3-1 all’Olimpico. I gol di Totti, Montella e Batistuta hanno sigillato una vittoria attesa da 18 anni, scatenando una festa indimenticabile per i tifosi giallorossi.
Dopo il pareggio 2-2 contro il Napoli il 10 giugno 2001, la Roma si trovava in una posizione delicata. Nonostante il primo posto in classifica, la Juventus inseguiva a breve distanza, rendendo fondamentale una vittoria contro il Parma nell’ultima giornata. L’atmosfera in città era carica di tensione e aspettative. I tifosi si mobilitarono per riempire lo stadio, rispondendo all’appello di portare due bandiere a testa e indossare maglie giallorosse per creare un impatto visivo senza precedenti.
Il 17 giugno 2001, lo Stadio Olimpico era gremito di tifosi in attesa del fischio d’inizio. Al 19′, Francesco Totti ha sbloccato il risultato su assist di Vincent Candela, scatenando l’entusiasmo del pubblico. Poco dopo, al 39′, Vincenzo Montella ha raddoppiato, approfittando di una respinta di Buffon su tiro di Batistuta. Nel secondo tempo, al 78′, Gabriel Batistuta ha segnato il terzo gol, mettendo al sicuro la vittoria. Il Parma ha accorciato le distanze con un gol di Marco Di Vaio, ma il risultato finale di 3-1 ha sancito la conquista dello scudetto da parte della Roma.
Al triplice fischio, Roma è esplosa in una festa senza precedenti. Le strade si sono riempite di tifosi in festa, con bandiere giallorosse che sventolavano ovunque. Piazza San Giovanni, il Circo Massimo e il Colosseo sono stati invasi da una marea umana che celebrava il trionfo. La città ha vissuto un’estate intera di festeggiamenti, con cori, striscioni e manifestazioni di gioia che hanno coinvolto ogni angolo della capitale.
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