Truffa accoglienza migranti, sequestrata struttuta con pareti di cartone e nessun wc

La Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto una struttura di “accoglienza migranti” con servizi igienici inesistenti, water appoggiati al muro e non collegati alle fogne, e pareti delle stanze in cartone ricavate all’interno di un salone. La struttura dove vivevano i migranti ai fini urbanistici era dichiarata “sala per banchetti”. Strutture idonee sulla carta, grazie ad attestazioni false, per accogliere migranti, ma in realtà prive dei requisiti minimi. Le fiamme gialle hanno eseguito, tra Napoli e Giugliano, il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per oltre 1,5 milioni di euro nei confronti di un gruppo societario gestore di servizi di accoglienza ai migranti. I reati ipotizzati dai pm sono turbata libertà degli incanti e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Gli indagati, sei, sono noti imprenditori del litorale domitio, tra Caserta e Napoli, hanno molteplici interessi commerciali nel campo della ristorazione e della ricezione turistico-alberghiera e hanno percepito indebitamente un importo complessivo corrispondente al valore dei beni e delle disponibilità finanziarie ora sotto sequestro. Secondo gli inquirenti, ai bandi pubblici, gli imprenditori coinvolti nell’indagine, erano stati ammessi solo perché avevano presentato perizie false. Le indagini sono partite dopo una segnalazione giunta a seguito di una delle tante manifestazioni di protesta dei migranti del posto organizzate proprio per rendere pubblico le condizioni precarie delle strutture in cui erano costretti a vivere.

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