Coppa d’Africa, il Napoli ha tutto il tempo di prepararsi all’emergenza

La Coppa d’Africa potrebbe diventare un fattore di questo avvincente torneo di serie A. Il Napoli è primo ed ha intenzione di rimanerci fino alla fine. Ma per farlo dovrà superare tanti ostacoli. Le variabili per la vittoria finale sono tante. Spesso gli scudetti vengono vinti per un episodio e per fatalità. La fortuna conta, e bisogna saperla accettare ed accogliere, così come la sfortuna. Il fato ha sempre indirizzato le grandi imprese, nel bene e nel male, e l’epica sportiva è piena di queste vicende. Trionfi e sconfitte sono il frutto di infortuni, squalifiche, calendario, pioggia, neve, vento e sole. Come direbbe anche qualche bravo allenatore. Le fatalità aiutano o ti frenano. L’imponderabile ed il ponderabile. In questo caso il Napoli già sa che a gennaio dovrà fronteggiare il ponderabile e per questo deve farsi trovare pronto.

La società sapeva già che la Coppa d’Africa avrebbe potuto privarlo di preziose pedine come Ounas, Koulibaly ed Osimhen e con un po’ di ottimismo anche Ghoulam. Poi l’ultimo giorno di mercato ha preso, con grande merito ed intuizione, Anguissa che si è rivelato un dominatore del centrocampo facendo salire a 5 il plotone degli africani in organico. E così il ponderabile aumenta nella sua prevedibilità. Forse anche per questo la società ha rinunciato a vendere Petagna e non ha fatto nessuna operazione in uscita di rilievo.

La Coppa delle nazioni africane 2021, o Total Africa Cup of Nations 2021 per ragioni di sponsorizzazione, sarà la 33ª edizione del torneo di calcio continentale per squadre nazionali maschili organizzato dalla CAF in Camerun e dopo l’esperimento del 2019 dove si giocò in Egitto tra luglio ed agosto in condizioni di caldo proibitive per la salute dei calciatori stessi tornerà a disputarsi a gennaio in una situazione climatica più favorevole. Quest’anno l’edizione di svolgerà dal 6 gennaio 2022 al 6 febbraio. Ed i calciatori convocati dovranno stare almeno dieci giorni prima con i rispettivi compagni e ct. Il Napoli ha fatto intuire che proverà qualche strada legale per impedire la partenza di un blocco così numeroso dei suoi calciatori. Spalletti sabato scorso lo ha ribadito nella conferenza stampa pre-Fiorentina: “Su questo c’è una partita aperta di De Laurentiis che mi vede totalmente al suo fianco. Io non spendo soldi pagando questi calciatori, lui sì. E ha ragione quando dice che le Nazionali a volte devastano i club“.

Però realmente il potere dei club su questo argomento è abbastanza limitato come ha sottolineato anche il professor Eugenio Albarella in un suo lungo intervento sui suoi social: “Un tema calcistico molto caldo e gettonato negli ultimi giorni è quello relativo all’ imminente Coppa d’Africa che priverà, tra le altre squadre, anche il Napoli, di alcune pedine fondamentali. Al netto dei regolamenti, pur cercando soluzione fantasiose e poco percorribili, così come consigliate da alcuni media, il Napoli non può rifiutare di dare i propri tesserati alle federazioni di appartenenza.
La Coppa d’Africa, é organizzata dalla CAF l’organismo di governo del calcio in Africa ed è l’equivalente dei campionati europei e come tale è sotto il patrocinio della FIFA. Quindi i club hanno l’obbligo di dare i giocatori quando questi sono convocati dalle rispettive Nazionali. La non risposta alla chiamata, senza un accordo bilaterale delle parti interessate, comporta la squalifica degli atleti in tutte le competizioni internazionali e quindi anche dai campionati dei club d’appartenenza”.
Quindi c’è poco da fare ed il Napoli di Spalletti dovrà essere bravo ad affrontare l’emergenza che già sa di dover affrontare tra fine dicembre e febbraio. Avendo la consapevolezza della forza della sua rosa, ma anche sapendo che eventualmente c’è anche la finestra di mercato di gennaio dove poter affrontare la situazione ed intervenire con eventuali puntelli.

Lucio Pengue

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